Web Toolbar by Wibiya

giovedì 31 dicembre 2009

Guida 007: Come ricercare una persona tramite web



Non è ancora giunto il momento di scrivere un articolo su come fare soldi, ma come cercare un persona sì! Il primo sito web che ci può venire in mente è Facebook, tutti ormai lo conoscono e lo avranno usato decine di volte per trovare qualche vecchia conoscenza, qualche vecchio flirt oppure parenti sconosciuti. Ma che cosa succede se la persona che cerchiamo non è su Facebook? Cosa farebbe un moderno James Bond alla ricerca di informazioni su di un suo nemico? Di certo non gli chiederebbe “l’amicizia” su Facebook!

Fatte queste premesse non ci resta che vedere quali sono gli strumenti professionali a disposizione di un novello 007, quali applicazioni ci offre la rete per conoscere vita, morte e miracoli di un qualsiasi netizen e non solo. Accedendo ai suoi dati disponibili sui social network, sui blog e su tutti i siti web in cui compaiono informazioni che lo riguardano, andando anche oltre i risultati offerti da Google. Scandagliando in quei remoti anfratti del web in cui nemmeno gli spider di Google osano andare (o forse è meglio dire che questi strumenti accedono anche a quei documenti non indicizzati da nessun motore di ricerca).






Ricerca nel web profondo con Pipl:

capace di trovare informazioni su di una persona oltre i risultati di Google, cercando nel web nascosto. E’ in grado di restituire un numero impressionante di risultati per la maggior parte delle persone che usano il loro nome reale in rete (provate anche a cercare con il nickname!). La ricerca vi restituirà le pagine web personali, gli articoli in cui viene menzionata la persona ricercata, le pagine di MySpace, le liste dei desideri di Amazon ecc... E’ possibile limitare la ricerca per i nomi comuni (es. Mario Rossi) inserendo la città, la provincia, la nazione ecc.. Provatelo!





Il motore di ricerca per le persone leader mondiale http://www.spock.com/

Questo è il titolo con cui viene presentato, nel 2007 molti la proponevano come la nuova killer application, fatto sta che è di sicuro ancora uno dei sistemi in grado di produrre il maggior numero di risultati in fase di ricerca.









Cercate un indirizzo o un numero di telefono?  www.zabasearch.com/  

Peccato che sia sfruttabile solo per ricerche negli USA ma comunque merita di essere menzionato nella speranza che il servizio possa essere esteso anche ad altri stati.


I siti social sono una realtà ed una miniera di informazioni, Wink e Yoname ci propongono di cercare nella maggior parte di essi con un solo click.










Ma che lavoro farà? http://www.zoominfo.com/

Zoominfo è in grado di rispondere a questa domanda! Al momento purtroppo funziona solo per gli USA ed il Canada, è capace di generare una cronistoria dei lavori effettuati da un determinato soggetto insieme anche al lavoro attuale ed addirittura è in grado di dire se la persona cercata è in cerca o meno di lavoro. Aggrega assieme informazioni sulle persone e sulle aziende.









Motore di ricerca real-time http://www.123people.com/

motore di ricerca real-time su persone che cerca in ogni angolo del web. Ha un algoritmo di ricerca con cui è possibile trovare informazioni sulle persone, generali e centralizzate, consistenti in registri pubblici, numeri di telefono, e-mail, indirizzi, immagini e video. La ricerca viene estesa a Facebook e ad altri siti di social networking come MySpace, Linkedin, Xing, Wikipedia e molti altri. Tutti questi contenuti multimediali sono estratti da sorgenti di dati internazionali e regionali, le quali permettono di trovare persone in modalità real time, senza archiviare i dati. 123people è una realtà che si migliora e si implementa attraverso la partecipazione degli utenti. Questi ultimi possono aggiungere informazioni per ogni risultato di ricerca, aumentando la rilevanza delle voci che non sono ancora state trovate in Internet al fine di aumentare la qualità della ricerca (è in italiano e l’interfaccia è molto curata!).










Tracciando il mondo intero http://www.nndb.com/

Recita in questo modo la scritta ai piedi del logo, sebbene l’ambizione sia grande, attualmente il sito prende in considerazione solo le persone famose di cui è in grado di tracciare i collegamenti con persone altrettanto famose. In aggiunta ci dice le date di nascita ed eventualmente anche di morte. Idea interessante anche se in fase Beta.


Non poteva mancare anche un add-on per Firefox, basta selezionare il testo con il nome di una persona e con questo componente aggiuntivo si cerca ogni traccia delle persona desiderata!











BiG


Non si poteva concludere questo post senza parlare anche di Lui! Cercare con Google è sempre una scelta obbligata al fine di effettuare una ricerca completa, per questa ragione è bene ricordare che quando si cerca il nome e cognome di una persona è opportuno farlo racchiudendo questi dati tra virgolette es: “Mario Rossi”, includere nella ricerca altre parole rilevanti come la sua professione, il suo impiego, il nome di una città. In aggiunta se sappiamo che il nome della persona che cerchiamo è presente su di un determinato sito web per cercare solo su quel sito usiamo l’operatore site:URL (es: site:andypowerblog.blogspot.com AndyPower). Potremmo anche tentare la fortuna cercando su Google Immagini con gli accorgimenti appena detti.

Infine è importante fare una considerazione: nell’utilizzo di questi motori di ricerca non si viola alcuna privacy e le notizie che si trovano sono tutte ed esclusivamente tratte dal web, chi non c'è sul web non esiste per questi motori di ricerca! Se la persona cercata non è famosa ed americana in genere questa ha meno probabilità di essere trovata.

martedì 15 dicembre 2009

Ecosia: il motore di ricerca ecologico



Se tutto quello che viene deto in questo video fosse vero sarebbe sensazionale! Un motore di ricerca che aiuta l'ambiente! Certo ci sarebbe poi anche da capire la qualità dei risultati prodotti, cosa per niente banale visto che Google al momento è incontrastato. Una strategia della disperazione da parte di Bing e Yahoo ??? Aggrappandosi all'ambiente pur di recuperare terreno sul rivale oppure un'azione concreta solo per la madre terra? In attesa di capirne di più e condividere maggiori informazioni vi invito a testarlo: Ecosia



 





sabato 12 dicembre 2009

Impianto fotovoltaico e pannelli solari: la verità nascosta!



Lo scopo di questo articolo non è quello di illustrare il funzionamento di un impianto fotovoltaico, né tantomeno quello di spiegare nel dettaglio come è possibile convertire la luce solare in energia elettrica. Infatti, se volete conoscere questi particolari vi basterà leggere le migliaia di guide che ormai pullulano nel web:

L’intento con cui viene scritto questo articolo è quello di mettere in luce dei “semplici” dettagli che in genere vengono sottaciuti ma che in realtà fanno la differenza nella scelta d’investimento nel fotovoltaico. L’obiettivo dovrebbe essere quello di permettere al lettore di fare una scelta consapevole verso questa fonte di energia rinnovabile senza sgradevoli sorprese finali.
Partiamo allora dall’analizzare quali sono le possibili scelte presenti attualmente sul mercato:


  • Installazione dei pannelli solari autofinanziata;




  • Installazione dei pannelli solari “a costo zero” iniziale ma ripagata con la cessione del contributo statale per 20 anni.


Sebbene la seconda ipotesi possa sembrare una trovata allettante è bene far chiarezza su che cosa esso significhi. Nella maggior parte di questa tipologia di contratti si celano delle clausole che giustamente tutelano l’azienda fornitrice dell’impianto, queste clausole obbligano il contraente a farsi da garante del contributo statale qualora vi fossero degli impedimenti nella sua erogazione, fino alla scadenza dei venti anni. Che cosa significa questo? Questo significa che nel caso in cui per venti anni i pannelli non potessero più produrre energia elettrica allora dovrà essere il cliente a pagare il contributo all’azienda con cui ha installato l’impianto fotovoltaico! Venti anni sono un arco temporale molto lungo! Potremmo dire un quarto della vita media di un uomo. Ve la sentireste di impegnarvi così a lungo tempo? Scusate l’ironia ma al giorno d’oggi i matrimoni o i rapporti di coppia vanno in crisi molto prima! Ad esempio, cosa vi assicura che in venti anni non abbiate bisogno di vendere la casa? E come la mettiamo allora con i pannelli solari?
Un’altra clausola di questi contratti “a costo zero” che dovrebbe incominciare a non farvi più dormire sonni tranquilli, nemmeno di notte, è che il cliente è responsabile della produzione dell’energia elettrica.
Questo significa che se il pannello solare non produce energia elettrica è compito del cliente fare in modo che tempestivamente venga ripristinato il funzionamento, ad esempio chiamando l’assistenza che per i più accorti sarà gratuita perché inclusa nell’assicurazione sui pannelli, ma che per alcuni potrebbe essere un costo aggiuntivo a proprio carico! Se vi rubano i pannelli solari (e non ridete perché il furto di pannelli solari purtroppo è realtà) e non siete assicurati sarà vostro compito riacquistarli! In più, nel tempo in cui l’impianto non produce dovrete rimettere di tasca vostra l’equivalente non prodotto in termini di contributo statale dall’impianto! Non vi basta? Sapete che in genere i pannelli solari lavorano in serie?




Se non siete esperti di questa terminologia vi basti sapere che se una sola cella dell’impianto fotovoltaico non funziona come si deve allora calerà la produzione anche delle altre celle! Come potrebbe una sola cella non funzionare come si deve? Tralasciando gli atti vandalici di qualcuno che tira dei sassi sui vostri pannelli e volendo anche tralasciare dei malfunzionamenti dovuti alla produzione del pannello, sapete che anche un “escremento” di uccellino può essere una barriera per l’assorbimento dei raggi solari? Quindi, armatevi di tanta pazienza e spazzolone e preparatevi a salire sul tetto a spazzare i pannelli, facendo molta attenzione a non rovinarli! A proposito, ma vi avevano avvertiti che i pannelli solari producono anche di notte??? ;-) Quindi, attenti ai vostri sonni notturni!
Scusate l’ironia con cui sottolineo alcuni passaggi ma la ritengo d’obbligo per mettere in luce dei paradossi che penalizzano questo tipo di scelta. Essere responsabili della produzione d’energia elettrica, sebbene ci siano svariate tecnologie pronte ad aiutarvi nella visualizzazione di quanto erogato dai pannelli, sistemi che scoraggiano i ladri perché una volta rubati i pannelli diventano inutilizzabili o facilmente rintracciabili, ve la sentireste di prendervi questa responsabilità rinunciando semmai anche alle vostre vacanze per vigilare sui pannelli?

Pensateci, in fondo lo fate per la madre terra e sicuramente questo è un gesto encomiabile per voi e per il futuro del pianeta!

Che cosa succede se invece vogliamo acquistare i pannelli di tasca nostra? Senza temere dei blackout di produzione?
Di sicuro tutti vi avranno detto che un impianto solare produce almeno per venti anni garantendo dei buoni standard produttivi, dopo i venti anni si ha un decadimento (anche se questi dati potrebbero essere smentiti perfino domani visto la grande ricerca che si fa in questo campo e proprio questo potrebbe essere un altro elemento a sfavore nella scelta di installazione dell’impianto, aspettare una tecnologia più matura, più produttiva e ad un costo più basso...).
Cmq in genere i pannelli sono assicurati come produzione di energia per 20 anni, chi vi vuole vendere l’impianto vi dirà che dopo 10 anni l’impianto si sarà abbondantemente ripagato  da sé e poi avrete altri 10 anni di totale guadagno sia in termini di energia elettrica a costo zero che in termini di energia eccedente veduta all’Enel più il contributo statale.
Ma è effettivamente così?
Come la mettiamo con l’inverter? Forse non sapevate che l’inverte và cambiato ogni 10 anni altrimenti il vostro impianto non produce più niente! Ed il suo costo??? Inutile scrivere un prezzo visto che a seconda dell’impianto può variare, sappiate cmq che è un componente molto costoso e che il costo della sua sostituzione è a vostro carico!
Ma le sorprese non finiscono qui.
Un altro aspetto importantissimo nella valutazione di questo investimento è il calcolo di un indice finanziario detto ROI (Return of Investment), per farla breve e per rendere comprensibile di cosa parliamo vi faccio un esempio: nel caso volessimo investire del capitale ad una certa scadenza, dovremmo essere in grado di poter calcolare il rendimento attualizzato a quella scadenza. Detto ancora più semplicemente, se al giorno d’oggi possiedo 2 euro e con questi ci acquisto 1 Kg di pane, fra 10 anni o meglio, fra 20 anni probabilmente non potrò più acquistare 1 Kg di pane con quella cifra, ma per effetto dell’inflazione che ogni anno avrà eroso in parte il potere d’acquisto del mio denaro dovrò avere a disposizione più denaro per effettuare lo stesso acquisto. Lo stesso discorso si applica nel calcolare il vantaggio o lo svantaggio di investire i propri soldi su di un impianto fotovoltaico più che in un’altra forma di investimento finanziario (titoli di stato, fondi monetari, azioni o obbligazioni...) oppure immobiliare.
Aggiungendo agli ottimistici preventivi che vi vengono fatti anche il costo per il cambio dell’inverter ogni 10 anni e attualizzando il capitale alla scadenza ci accorgeremo che l’investimento in un impianto fotovoltaico si ripaga all’incirca dopo 20 anni!!! Altro che 10 anni...! Quando dei venditori beoti vi prospettano i vantaggi dell’impianto fotovoltaico sappiate bene che il vero vantaggio è l’aiuto concreto che date all’ambiente.
Dal punto di vista finanziario un privato non ha grandi vantaggi nell’installare l’impianto fotovoltaico. Per quanto riguarda gli imprenditori invece c’è da dire che facendo oculatamente i conti un piccolo vantaggio aggiuntivo ci potrebbe essere grazie agli sgravi fiscali e contabili legati a questo tipo di investimenti che gli permetterebbero di far rientrare in tempi più brevi il capitale investito e così iniziare a guadagnare.

Per il momento ho scritto abbastanza, mi riservo di revisionare questo articolo in futuro aggiungendo ulteriori elementi. La mia raccomandazione è quella di guardare bene a tutte le clausole contrattuali quando vi viene proposto questo investimento. Non vi ho fornito dati numerici perché ogni tipologia di impianto, a seconda dei Kilowatt prodotti ha dei suoi numeri ma ritengo che con le opportune dritte possiate farlo voi stessi chiedendo il costo della sostituzione dell’inverter e calcolando la formula del ROI.

La discussione è comunque aperta a tutti coloro vorranno partecipare aggiungendo spunti utili.

Visto che diverse volte mi è stato chiesto dei vantaggi derivanti dall’essere degli Energy broker  vorrei darvi un’ultima raccomandazione. Purtroppo in giro vi sono delle aziende che si fregiano di una immagine costruita artificialmente e che vogliono cavalcare il fenomeno del fotovoltaico per raggranellare proseliti a cui spillare quattrini ed assoldarli nelle loro fantomatiche catene di vendita organizzate su livelli. Quello che posso dirvi è che il più delle volte queste aziende non puntano a far crescere i loro affari nel settore del fotovoltaico ma a vendere corsi motivazionali per gli Energy broker. Evitano di arrivare alla messa in funzione degli impianti venduti così da non far salire di livello e quindi remunerare i loro agenti. Un’azienda seria e che si rispetti non chiede denaro per effettuare colloqui di lavoro o per formare i propri rappresentanti, al massimo fanno dei corso di formazione ed una parte dei costi sostenuti li scalano dai primi stipendi erogati.
Anche in questo caso vi raccomando di aprire bene gli occhi e guardarvi da chi vuole raggirarvi promettendovi facili guadagni, aimè l’albero della cuccagna non esiste e la favola di Pinocchio, il gatto e la volpe la conosciamo bene tutti ;-)

P.S.: Ora siete pronti per guardare con occhi diversi a quanto vi viene detto e per questo vi propongo questo video che per molti versi è interessante e vi permette di capire in pochi minuti diverse cose sul fotovoltaico, ma per altri versi, ad esempio i costi a 20 anni, lascia il tempo che trova.



Attenzione che il video è del 28 maggio 2008 e quindi gli ecoincentivi hanno subito una diminuzione ormai del 2% nel 2009 e ne subironno un'altra del 2% nel 2010.

martedì 8 dicembre 2009

Inviti Google Wave



Nuova piattaforma di google: Google Wave



Per la terza volta ho ricevuto nuovi inviti per far sperimentare le funzionalità di questo nuovo strumento messo a disposizione gratuita da Google... Allora perchè non condividerli anche con voi?!
Chiunque fosse interessato a ricevere un invito può contattarmi segnalandomi il suo indirizzo e-mail e sarò felice di aiutarvi!

P.S.: Se siete curiosi di conoscere in anteprima le funzionalità di Google Wave potete guardare il video introduttivo ufficiale in italiano:

sabato 5 dicembre 2009

Verifiche da fare dopo l'installazione dell'impianto GPL o metano

Abbiamo deciso di fare il grande passo! Finalmente possediamo un'auto convertita a doppia alimentazione: benzina-GPL o benzina-metano!
Da oggi le nostre tasche non saranno più così vuote! Ma sarà vero???

Per prima cosa occorre essere cauti e nella speranza di non essere entrati in un tunnel vorticoso di problemi vari legati alla doppia alimentazione approntiamo una lista di test da eseguire non appena il nostro installatore di fiducia oppure la concessionaria ci consegneranno la macchina nata a benzina ma convertita a GPL o metano:


  1. Accertarsi che l'auto sia fredda (motore fermo almeno dalla sera prima).
  2. Accendere e partire con l'auto, appena commuta in automatico a gas fermarsi e controllare se tiene il minimo, se lo tiene dare un paio di accelerate lievi, se lo tiene ancora fare altri 300 m e riprovare.
  3. Verificato che la macchina tiene il minimo a "freddo" portare l'auto in temperatura percorrendo 4-5 km.
  4. Portarsi possibilmente su strada extraurbana, verificare l'accelerazione partendo da fermi ed ingranare man mano le marce 1°-2°- 3°- 4° (fino al limite del fuorigiri) se potete farlo, verificare che la macchina sia lineare in erogazione del gas fino in fondo o se presenta strattonamenti.
  5. Verifica in 4° e 5° a velocità costante e basso numero di giri (2000 e 3000 g/m) se ci sono strattonamenti.
  6. Verifica l'accelerazione in 4° e 5° facendo prima scendere la macchina ai giri motore più bassi possibili e poi accelerando, verificare se compaiono strattonamenti, ogni tanto rilasciare l'acceleratore e poi ridare gas subito, non si devono accusare strattonamenti!
  7. Nei vari rapporti a velocità costante provare ad accelerare e subito dopo decelerare, verificare ancora una volta se compaiono strattonamenti o sobbalzi. 
  8. Fermarsi e spegnere il motore per 3-4- minuti.
  9. Ripartire e provare nuovamente come descritto dal punti 4 in poi.
  10. Se non si nota nessuna anomalia l'auto dovrebbe essere a posto.
  11. Considerare che sarà molto difficile non riscontrare niente, l'installatore potrebbe dover intervenire per aggiustare la mappa della centralina, inoltre servono 3 o 4 pieni di gas per far "assestare" il polmone.
  12. Prova a fare anche alcune commutazioni benzina gpl o benzina metano  a vari giri, magari in accelerazione, verificare se ci sono buchi in erogazione di potenza.
  13. Se è stata fatta una buona installazione, tra gpl o metano e benzina non si dovrebbero apprezzare differenze di rumore in abitacolo (a parte lo scatto dell'elettrovalvola per la commutazione).
  14. Se la macchina è munita di climatizzatore, provare ad inserire anche il climatizzatore, in modo da sollecitare il motore e fare le prove di cambiata/accelerazione/tenuta del minimo ecc.
Se dopo tutte queste prove la vostra macchina dovesse risultare perfetta, scrivete assolutamente nei commenti chi è stato il vostro installatore o la concessionaria che vi ha fatto questo miracolo! E' raro trovare tale perfezione.

domenica 29 novembre 2009

Impianti Xenon e Hid, conversione a norma di legge


Vi riporto quanto conosco per aver letto ed appreso da varie fonti sulla conversione del proprio impianto luminoso con Kit allo xeno.
Fate attenzione che: il montaggio aftermarket illegale di proiettori allo Xeno è pericoloso e vietato.
Il permesso di circolazione del veicolo decade e la copertura assicurativa viene limitata!! Sappiamo bene cosa non farebbero le compagnie assicurative pure di non pagare un sinistro. In questo caso gli basterebbe appellarsi in fase di perizia del sinistro all’impianto luci non a norma!
Lippstadt, aprile 2004: chi installa il kit allo xenon mette in pericolo gli altri utenti della strada a causa del forte abbagliamento e si comporta in modo illegale.
Attenzione, sono legali solo i set di proiettori allo xeno completi e omologati (con contrassegno E13) comprendenti la correzione assetto fari automatica e l'impianto lavafari.
È vietato quindi trasformare un proiettore alogeno in un proiettore allo Xeno amenoché:
In Europa è consentito montare solo sistemi completi di proiettori allo Xeno, costituiti da: un set di proiettori omologati (alcuni con il contrassegno E1 sul trasparente frontale), una correzione automatica dell'assetto fari e un impianto lavafari (disposizione secondo la normativa ECE R48 e § 50 STVO, comma 10).
Ogni proiettore ottiene l'omologazione insieme alla sorgente luminosa (alogena o allo Xeno) con la quale deve funzionare.
Se la sorgente luminosa viene sostituita con una non omologata e non prevista all'omologazione del proiettore, questa omologazione decade e insieme ad essa anche il permesso di circolazione del veicolo (§19 STVZO, comma 2, frase 2, Nr. 1).
Questo è giustificato dal fatto che: durante le misurazioni nel laboratorio per l'illuminazione, gli specialisti Hella hanno stabilito che la distribuzione della luce di un proiettore sviluppato per le lampadine alogene e ad esso adattato illegalmente ad una sorgente luminosa allo Xeno, non corrisponde più ai valori originali calcolati. Nei sistemi a riflessione sono stati misurati dei valori delle luci anabbaglianti che superano i valori limite consentiti fino a 100 volte. I proiettori di questo veicolo non possiedono più il limite chiaro/scuro e inoltre non sono più regolabili.
I valori delle luci anabbaglianti corrispondono a quelli dei proiettori abbaglianti. Questo provoca un alto rischio per gli altri utenti della strada.
Guidare senza permesso di circolazione porta alla limitazione della copertura assicurativa (§ 5, comma 1, Nr. 3 KfzPflVV - legge sull'assicurazione obbligatoria dei veicoli).
Fate bene attenzione che anche chi vende dispositivi luminosi non omologati deve rispondere dei diritti di indennizzo dell'acquirente, in quanto vendendo questi pezzi il venditore si assume non solo la garanzia che questi debbano essere utilizzati per lo scopo previsto, ma anche i rischi di eventuali danni, senza limitazioni.
Ancora, Il codice della strada dice che non sono consentite all'uso stradale le lampadine che producano un effetto Blu quindi per la legge italiana è consentito un montaggio di impianti Hid (rispettando l’abbinamento con lavafari e regolatore di posizione delle luci omologati!) fino ad un max di 8000K, che producono una luce azzurrina, oltre gli 8000K invece la luce si fa blu.

Contraddire a queste specifiche può anche portarvi in fase di controllo da parte delle forze dell'ordine ad una bella multa con ritiro della carta di circolazione, sequestro della macchina e invito a revisione

Guida e consigli impianto GPL o Metano



Molta gente si chiede se sia il caso di installare un impianto GPL oppure a metano, in questo post vi raconterò la mia scelta e quindi il frutto della mia esperienza. Sono sicuro che sarà d'aiuto anche per voi perchè cerco di mettere in luce vantaggi e svantaggi dell'una o dell'altra soluzione. Anticipo che posseggo una BMW 320i Touring del 2001 che è stata passata ad impianto GPL.
Sebbene all'inizio fossi convintissimo del metano, poi, facendo un po' di conti, mi sono accorto che il GPL rappresenti (quantomento per me) la soluzione più conveniente in termini di: spazio nel bagagliaio, sapete che il GPL quando viene compresso diventa liquido e che quindi occupa fino all'80% dello spazio nelle bombole? Invece il metano si puo' comprimere solo fino al 20%! (maggior peso nel bagagliaio da portarsi dietro e più spazio occupato dal maggior numero di bombole necessarie per avere una discreta autonomia a metano); prestazioni della macchina (a metano la macchina ha prestazioni molto peggiori, per farla andare meglio bisogna installare i variatori d'anticipo che in genere vengono montati solo su richiesta dato che fanno aumentare il prezzo dell'impianto, molto più costoso di un impianto GPL).
Dopo l'installazione dell'impianto a metano sarebbe utile far montare degli spessori agli ammortizzatori posteriori per ripristinare l'altezza della vettura, oppure, per un lavoro ideale si dovrebbe agire direttamente sugli ammortizzatori sostituendoli con quelli maggiorati per il nuovo peso!
Volendo fare un'analisi in termini di risparmio e praticità c'è da dire che: i distributori di metano sono pochi mentre il GPL si trova dappertutto (anche in autostrada a differenza del metano che al momento è presente solo in quattro o cinque stazioni autostradali in tutta Italia! Questo significa che se nelle vostre vicinanze non trovate distributori aperti o se siete in autostrada dovrete necessariamente uscire alla ricerca di qualcuno aperto. Essendo molti dei distrubutori del metano privati, nei giorni feriali o in ore non lavorative li troverete chiusi e quindi consumerete la così tanto "cara" benzina).

Il mio meccanico di fiducia mi ha sconsigliato qualsiasi forma d'impianto perchè gli impianti il più delle volte producono fastidi del tipo: la macchina non regge il minimo, quindi ripetute regolazioni ed un'altra serie di problematiche che comportano il serio rischio di incorrere in interminabili fastidi se non a dover ricorrere a riparazioni dovute al mal funzionamento dell'impianto ed alla sollecitazione di parti del motore realizzate pensando all'uso a benzina e non a GPL o Metano.

E' opportuno per chi installa un impianto essere una persona che non si perda d'animo e che riesca ad adattarsi ad una nuova guida, a volte anche a mettere mani sull'impianto!

Per quanto riguarda il prezo c'è da dire che anche se alla pompa il metano costa qualche centesimo in meno del GPL ritengo che per tutti gli svantaggi che il metano comporta: i percorsi allungati per trovare i più rari distributori di metano, la minore autonomia rispetto al GPL dovuta al maggior numero di bombole necessarie per contenere il metano, sia più opportuno (se proprio lo si deve fare) avere un impianto GPL. Vorrei farvi notare che la forbice di differenza tra il prezzo del GPL e del Metano si stà sempre di più assottigliando a favore del GPL, con il passare del tempo il metano aumenta di più di quanto non aumenti il GPL (costruire nuovi distributori di metano è più oneroso per via del maggiore costo degli impianti ed ancora di più poichè i distributori di metano sono riforniti dalla rete di condutture di metano nazionale che deve necessariamente passare nelle vicinanze, contrariamente, il GPL è trasportato su ruote! Il maggior costo di realizzazione dei distributori di metano secondo voi chi lo pagherà? Se non il consumatore finale?
In realtà è strano che il metano stia aumentando di più rispetto al GPL poichè questi è un gas per la maggior parte naturale mentre il GPL (Gas Propano Liquido) è derivato in parte dal petrolio (e sappiamo benissimo con che velocità il petrolio sta battendo tutti i record) tramite una miscela di due gas: il propano ed il butano (miscelati in modo leggermente differente come proporzioni dai vari distributori a seconda del clima invernale/estivo ed a seconda del prezzo praticato, non è detto che il GPL della pompa meno costosa sia sempre un affare poichè diverse miscelazioni permettono di compiere più o meno km a parità di carico).

I nuovi impianti GPL possono andare nei parcheggi sotterranei ed anche sui traghetti, cosa che in passato non era possibile e che avrebbe sfavorito questa tecnologia a favore del metano.

Come consiglio vi direi di valutare che i nuovissimi motori diesel rendono tantissimo ed avere le noie di impianti montati su macchine progettate per tutt'altro non vale la pena.
Le sedi valvole con gli impianti metano/gpl sono a rischio, è necessario un'ottima lubrificazione, le testate, le differenti temperature che scaturiscono nella camera di scoppio (a cosa serve la progettazione dei motori se poi andiamo a snaturare i motori facendoli lavorare con ciò per cui non sono stati pensati?). Bisognerebbe pensare oltre alla classica trasformazione anche ad installare dispositivi quali ad esempio il Flashlube per preservare le sedi valvole e le candele appropriate al tipo di impianto, quelle all'iridio per il GPL.

Non tralascerei neppure il rischio aggiuntivo di portarsi dietro un altro serbatoio infiammabile!

In realtà, andare a GPL o metano significa pensare di inquinare meno, oltre che risparmiare, anche a costo di qualche fastidio in più! C'è da ricordare che a gas la macchina non ha problemi di emissione, quindi, passando alle nuove regole europee, la macchina potrà circolare ugualmente senza problemi! O meglio, forse la restrizione delle regole introdurrà il problema di emissione sul gpl, ma mi risulta che l'impianto Prins sia compatibile con euro 5!

Morale della favola: se si deve passare una macchina di qualche anno a metano\gpl è bene valutare tanti fattori, prima di tutto si deve avere almeno una percorrenza minima, e sottolineo minima di 25000Km annui altrimenti il costo del'impianto non lo ripagherete mai e poi le noie possono essere tante, comunque, se proprio si deve scegliere io direi GPL.
L'ideale sarebbe acquistare una macchina con un buon motore diesel di ultima generazione a bassi consumi che di sicuro non dà noie, oppure, acquistare una macchina interamente progettata dalla casa costruttrice come bifuel o benzina-metano o benzina-gpl anche gli ibridi benzina-elettrico sono interessanti :-) (attenzione la macchina deve essere nata bifuel e non acquistare una macchina nuova nata a benzina su cui la casa costruttrice dà in offerta l'installazione dell'impianto!)
A voi l'ardua sentenza!